Curatori: Dario Pasero e Giuseppe Goria
Anno di pubblicazione: 2025
Formato: rilegatura flessibile 168x240
Pagine n. 398
Di Luigi Armando Olivero (1909-1996) si conoscevano varie raccolte di poesie, ma una gran parte della sua produzione giaceva ancora o inedita o pubblicata su giornali, riviste o miscellanee, spesso di difficiel (se non pressocché impossibile) reperimento. Ora, di questo poeta, ma anche giornalista, viaggiatore e scrittore instancabile (oltre che in piemonstese anche in italiano, ed in prosa), amico e corrispondente di intellettuali del calibro di García Lorca e di Ezra Pound, che ne elogiano le doti di poeta, due eminenti studiosi della lingua e della letteratura piemontese, oltre che poeti essi stessi, cioè Giuseppe Goria e Dario Pasero, ci danno un'edizione critica della poesie sparse, unendo il rigore filolofico della raccolta dei testi con il gusto lessical-poetico delle loro traduzioni. Quest'opera, corredata di apparato delle varianti e soprattutto di traduzione italiana, messa ora a disposizione di tutti, anche non piemontesi e non esperti di edizioni critiche, permette quindi di completare il quadro poetico-ideologico di uno dei massimi esponenti della poesia piemontese del secolo scorso, rivelandoci, oltre alla sua novità di ispirazione ed alla sua cura e precisione nelle scelte lessicali, anche legami non sempre sospettabili tra le sue composizioni e quelle appartenenti alle avanguardie poetiche del Novecento, quali futurismo e surrealismo. Un punto fermo, l'Autore, nella cultura piemontese ed un importantissimo tassello, questa edizioni, nella ricostruzione dell'ambiente letterario piemontese del Novecento tra Andrea Viglongo, Nino Costa e Pinin Pacòt.
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€ 20,00Prezzo
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